Piz Bernina 4049m – Via Normale Italiana
Il Piz Bernina è la cima più alta delle alpini centrali, nonché il quattromila più orientale delle Alpi.
Salito per la prima volta nel 1850 da Johann Coaz.
Questo gigante bianco ha alimentato il sogno di migliaia di Alpinisti che hanno calpestato le sue nevi e rocce per più di 150 anni.
Queste le parole di Johann Coaz:
(…)pensieri seri si impossessarono di noi. Occhi avidi scrutarono la terra fino al lontano orizzonte, e migliaia e migliaia di cime montuose ci circondarono, sollevandosi come rocce dallo scintillante mare di ghiaccio. Guardammo stupiti e sbalorditi attraverso questo magnifico mondo di cime.
La via normale Italiana parte dalla diga di Campo Moro in Valmalenco ed è possibile affrontarla in due giornate impegnative di salita.
La salita del Piz Bernina non è particolarmente difficile dal punto di vista tecnico (PD+) ma l’assenza di qualsiasi impianto di risalita impone una preparazione in termini di resistenza e fatica da non sottovalutare.
Per questo motivo proponiamo due opzioni di salita sfruttando diversi rifugi.
OPZIONE 1
Giorno 1 – 830m D+
Partenza a piedi dalla diga di Campo Moro (1980m).
Passeremo dal rifugio Carate ed arriveremo al rif. Marinelli Bombardieri(2813m) in circa 3h di cammino, dove pernotteremo.
Giorno 2 – 1236m D+
Partenza nella notte dal rifugio in direzione Passo Marinelli Occidentale (3 120 m), attraverseremo il Ghiacciaio dello Scerscen Superiore verso nord fino alla base della bastionata rocciosa su cui sorge il Rif. Marco e Rosa (3610m).
La salita al rifugio potrà avvenire per la ferrata oppure per il canalone della Cresta Aguzza in base alle condizioni che troveremo.
Dopo una breve colazione al rifugi si sale la spalla del Bernina arrivando fino alla Punta Perrucchetti, quindi, dopo una fascia rocciosa (III+) si esce sulla punta italiana del Bernina (4021 m). Di qui si percorre un’aerea cresta di neve e ghiaccio che porta alle ultime facili roccette (II) per la vetta.
Discesa
La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita.
OPZIONE 2
Giorno 1 – 1700m D+
Partenza a piedi dalla diga di Campo Moro (1980m).
Passeremo dal rifugio Carate ed arriveremo al rif. Marinelli Bombardieri in circa 3h di cammino.
Da qui, continueremo in direzione Passo Marinelli Occidentale (3 120 m), attraverseremo il Ghiacciaio dello Scerscen Superiore verso nord fino alla base della bastionata rocciosa su cui sorge il Rif. Marco e Rosa (3610m) dove pernotteremo. La salita al rifugio potrà avvenire per la ferrata oppure per il canalone della Cresta Aguzza in base alle condizioni che troveremo.
Giorno 2 – 440m D+
Partenza nella notte dal rifugio si sale la spalla del Bernina arrivando fino alla Punta Perrucchetti, quindi, dopo una fascia rocciosa (III+) si esce sulla punta italiana del Bernina (4021 m). Di qui si percorre un’aerea cresta di neve e ghiaccio che porta alle ultime facili roccette (II) per la vetta.
Discesa
La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita
VARIANTI
Se volete spezzare ulteriormente la salita è possibile pernottare sia al rif. Marinelli che al Rif. Marco e Rosa. In questo caso la guida vi raggiungerà direttamente al rif. Marinelli non alterando così il prezzo della quota.
Possibilità anche di combinare il tour delle Belleviste. In questo caso contattare direttamente la guida di riferimento.
Rimane esclusa dalla quota la mezza pensione in rifugio. Le spese dalla guida saranno ripartite tra i partecipanti.
Esperienza richiesta
Ascensione di ampio respiro, notevole sviluppo e dislivello. Richiesta una pregressa esperienza con piccozza e ramponi.
Attrezzatura richiesta
- Ramponi classici
- Piccozza
- Scarponi con aggancio semi-automatico
- Imbrago
- Casco
- Vestiti adeguati all’alta quota
- Guanti leggeri e pesanti
- Berretto e buff
- Thermos o borraccia